Nel silenzio una palla rimbalza contro il portone
Riuscirò a prendere sonno nella notte di un giorno felice?
Eccoci, nuovamente.
Siamo qui, “Dentro gli androni”.
⁃ Hai mai pensato che ci sono persone che entrano qui solo per guardare i nomi sulle caselle della posta? Non per sentire il rumore dei loro tacchi mentre camminano o per le vetrate colorate...
⁃ I nomi?
⁃ Non proprio i nomi, i cognomi.
⁃ E a che cosa servono i cognomi?
⁃ A restare impressi su una targhetta in ottone che qualcuno dovrà lucidare per bene. Guardano se sono tutti italiani. Allora per loro comprare diventa un affare. Per i cognomi, ecco.
E poi ci siamo noi, che scriviamo le lettere.
Lettera a G.
Ti scrivo a poche ore dal nostro incontro, perché non riesco a prendere sonno, mentre sento il magone nella gola e qualcosa che presto si scioglierà in pianto. Sono capitata qui, a Bologna, perché di colpo il calendario ha segnato molti giorni festivi (festivi, senza alcun merito o santo). Allora ho preso un treno per camminare sotto i portici e osservare gli sconosciuti, offrire sigarette a chi ne ha bisogno molto più di me e vedere il tuo volto apparire tra la folla. Sotto le due Torri, come nel primo appuntamento di Aidi con il vecchio Alex. Ho capito che questa per me è la città in cui mi bastano due gambe perché tutto faccia il suo corso. Da sé. Perché se cerco una birra, incontro i disegnatori di ‘Frigidaire’ seduti in cerchio al tavolino di un bar. Se c’è un cinema all’aperto, trovo Sergio Leone e davanti agli occhi ho lo schermo quadrato della sala e mio padre che recita ogni battuta del film tre secondi in anticipo rispetto a quando sarò pronunciata dall’attore, dotato o meno di sigaro. Ora è notte, la notte di un giorno felice, e il pallone dei ragazzi che giocano qui fuori e che rimbalza contro un androne chiuso non mi fa addormentare. Così come il pensiero di non aver - ancora una volta - scelto.
“Si ricorda di ‘Match Point’ e di come hanno scoperto tutto per quell’anello?”
Cosa sto leggendo: ogni giorno un passo del “Diario” di Etty Hillesum
Cosa sto guardando: un vecchio documentario che si intitola “Il mondo nel cortile”, girato da Piero Nelli
Cosa mi sta ossessionando: il video di “Iko Iko” di The Dixie Cups (ho scoperto che la versione originale della hit di oggi è questa e loro sono adorabili in queste vesti coloratissime)
Luglio, col bene che ti voglio, come procede la tua estate? Se ti va, rispondimi e raccontami cosa fai, cosa leggi e cosa guardi in questi giorni. E ovviamente anche quello che ti ossessiona.
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A presto, dentro un androne bellissimo.
ale