È passato un po’ di tempo, ma alla fine torniamo sempre qui, “Dentro gli androni”.
- Buongiorno.
- Ah buongiorno. Mi scusi, non l’avevo vista entrare nell’androne. Sa, sono qui dalle sei, anche se dovrei cominciare a lavorare alle otto, mi sveglio presto. Ho già pulito tutte le scale del condominio e l’ufficio dell’avvocato al terzo piano. Ora sto passando lo straccio qui per la seconda volta. Mai fermarsi!
- Lei è sempre mattiniero…
- Sì, mi piace arrivare presto, ho così tanto da fare. Preferisco iniziare subito. Anche lei, se comincia a lavorare a quest’ora, alle sei avrà finito. Forza e coraggio!
- Ma veramente salgo solo per pochi minuti, giusto il tempo di sbrigare un paio di cose…
- Ah allora oggi è libera, ci vedremo domani!
- No, io qui non tornerò mai più.
(“Ogni lavoro che incammino è come un primo amore”. Lo dice Tino de “La chiave a stella”, e speriamo torni così anche per me).
Cosa sto leggendo: “Kvaradona. Un miracolo georgiano” di Emanuele Giulianelli
Cosa sto guardando: la serie di “Conversations with friends” su RaiPlay
Cosa mi sta ossessionando: sabato si giocherà una certa partita e penso e ripenso a possibili corrispondenze, cose che si ripetono, somiglianze con quello che è successo tredici anni fa.
Come è andato il tuo maggio? Hai fatto a meno del tuo coraggio? Quest’anno, per la prima volta, non mi sono sentita come si sentiva la me sedicenne costretta a casa a studiare latino per l’interrogazione programmata del giorno successivo, mentre fuori è caldo e dal balcone si sente il profumo della primavera e voci di persone che ridono felici. Nessuna sirena ha pensato di farmi venire la voglia di uscire. O forse ho solo tenuto chiuso tutte le finestre. E tu come stai? Se lo desideri, dimmi che cosa che fai, se vai in giro oppure se stai vivendo come me la tua quasi estate, che libri leggi e cosa stai guardando. E anche le tue ossessioni.
Se ti piacciono i social e ti va, puoi leggermi anche su Twitter e Instagram.
Per avere la certezza di ricevere sempre tutte le mie “letterine”, puoi aggiungere l’indirizzo email alessandrafavazzo@substack.com alla tua rubrica (per chi utilizza Gmail c’è il rischio che alcune newsletter finiscano nello spam o tra le “Promozioni”).
Se desideri sostenere in modo più attivo questa newsletter, puoi considerare l’idea di offrirmi un caffè virtuale su Ko-fi (è un modo per dire: continua a scrivere!).
Se invece questa e-mail ti è stata inoltrata e desideri iscriverti alla newsletter, puoi farlo qui:
A presto, sempre dentro un androne bellissimo.
ale